AC scuola di Santità: Bruna Pellesi

Beata Maria Rosa di Gesù (Bruna Pellesi)
Morano (Modena), 11 novembre 1917
Sassuolo (Modena), 1° dicembre 1972
Memoria liturgica 1° dicembre

È l’ultima di nove fratelli. La sua è una famiglia di contadini, e anche Bruna, come i suoi genitori, lavora nei campi. All’interno dell’Azione Cattolica, matura la sua vocazione religiosa.

Dopo l’arrivo di don Giuseppe Lunari nel suo paese, Bruna collabora con questi alla nascita di un nuovo gruppo di AC e diventa delegata beniamine, partecipando attivamente ai corsi di formazione. Non tralascia la santa Messa anche nei giorni feriali, a volte andando fino a Sassuolo dove la Messa viene celebrata in un orario più adatto alle sue esigenze. Ama leggere le vite dei santi, in particolare santa Teresina di cui parla alle bambine e alle ragazze dell’Azione Cattolica.

Essendo elegante e intelligente, riceve varie offerte di matrimonio, ma sente di essere chiamata a una donazione totale a Dio. Per questo, a 23 anni, parte per Rimini con l’intenzione di consacrarsi al Signore. Nel 1941 veste l’abito delle Suore Terziarie Francescane di S. Onofrio (oggi Francescane Missionarie di Cristo).

Nel 1945 si ammala di tubercolosi polmonare. È l’inizio di un lungo calvario, che si conclude con la morte, dopo ben 27 anni di grave malattia che lei accetta, scrivendo: “Sia benedetto il Signore che mi concede la grazia di un pochino della Sua Santa Croce e mi dà la grande grazia di portarla nella pace… come dono, non come peso”. Trascorre tutti questi anni quasi sempre nei sanatori di varie città, con rare uscite nella vita normale delle suore.

Dai sanatori invia molte lettere (quasi 2000) a consorelle, sacerdoti, laici, malati, esortandoli ad essere coraggiosi testimoni cristiani. I suoi scritti sono raccolti in 16 volumi di 2134 pagine. Il 1° febbraio 1977 si avvia il processo diocesano.

È stata dichiarata beata nella sua diocesi, il 29 aprile 2007.

da Scuola di santità, AVE, 2008

Segreteria

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