Beato Secondo Pollo, Martire
Caresanablot (Vercelli), 2 gennaio 1908
Montenegro, 26 dicembre 1941
Memoria liturgica 4 gennaio
Alunno dei Fratelli delle Scuole Cristiane a Vercelli, a 11 anni Secondo entra nel seminario diocesano e poi prosegue gli studi a Roma, dove si laurea in filosofia nel 1931 alla Pontificia Accademia di S. Tommaso, e in teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Sempre nel 1931, il 15 agosto, viene ordinato sacerdote.
Diventa professore e direttore spirituale nel Seminario Minore e insegnante di filosofia e teologia nel Seminario Maggiore di Vercelli. Viene nominato Assistente diocesano dei Giovani di Azione Cattolica. Educa questi giovani secondo il trinomio fondato sulla radicalità evangelica “Preghiera, Azione, Sacrificio”. Li segue in guerra come cappellano degli Alpini. Diventa compagno e padre di tanti giovani, nel 1940-‘41.
Sul finire del 1941, il suo battaglione è inviato nel Montenegro a Cervice; il 26 dicembre, durante un attacco, mentre si appresta a soccorrere un ferito, un proiettile lo colpisce. Muore sussurrando: «Vado a Dio che è tanto buono» e benedicendo il suo battaglione. Ha 33 anni.
È presente nel Martirologio Romano, per la sua morte avvenuta nel compiere un atto di grande carità: scegliere il soccorso al ferito invece di fuggire e mettere in salvo la sua vita. Gli alpini lo venerano come “primo beato alpino e primo cappellano militare elevato agli onori degli altari”. Viene sepolto dal 1968 nella cattedrale di Vercelli.
È stato beatificato da Giovanni Paolo II, il 24 maggio 1998, a Vercelli.