AC scuola di Santità: Francesco Bonifacio

Beato Francesco Giovanni Bonifacio
Pirano, Slovenia, 7 settembre 1912
Grisignana, Croazia, 11 settembre 1946
Memoria liturgica: 11 settembre
Nasce a Pirano d’Istria (allora diocesi di Trieste). Secondogenito di sette fratelli, la sua è una famiglia di modeste condizioni sociali ma profondamente cristiana. Nel 1936 è ordinato sacerdote e inizia il suo ministero in parrocchia.
I suoi anni sono segnati dalla Seconda guerra mondiale, dalla guerriglia fra partigiani del movimento popolare di liberazione slavo “Osvobodilna Fronta” e dal dopoguerra (occupazione jugoslava, intensa persecuzione religiosa, intimidazioni, interrogatori, arresti, deportazioni, esili, uccisioni).
La sua formazione cristiana e umana risente non poco della partecipazione all’Azione Cattolica, fin da quando è Aspirante di Azione Cattolica.
Divenuto sacerdote, favorisce nel laicato cattolico, soprattutto nei giovani, un’autentica formazione cristiana. Fonda sezioni di Azione Cattolica sia a Cittanova d’Istria nel 1936, sia a Villa Gardossi, a partire dal 1939.
A causa del suo impegno sacerdotale in Azione Cattolica, di cui è fervido e appassionato sostenitore, i comunisti lo minacciano più volte, ma egli non se ne preoccupa e continua il suo lavoro di formazione cristiana.
Nel pomeriggio dell’11 settembre 1946, mentre torna a Villa Gardossi dalla parrocchia di Grisignana, viene fermato dalla “Difesa popolare” (Comunisti di Tito) e fatto “sparire” probabilmente in una “foiba”.
Non si hanno notizie fino a quando, nel 1970, un testimone ricostruisce con sufficiente veridicità le ultime ore del Servo di Dio: viene picchiato, gli viene spaccato il cranio con una pietra e gli viene tagliata la gola. Muore facendo un cenno di segno di croce. Il cadavere sparisce, gettato probabilmente in una foiba, forse quella di Martines. Don Francesco Bonifacio muore, chiedendo perdono a Dio per le sue colpe e per quelle dei suoi persecutori.
È stato proclamato beato, nella Cattedrale di San Giusto a Trieste, il 4 ottobre 2008, durante la santa messa presieduta da mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

da Scuola di santità, AVE, 2008

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