7. Come il cuore di un bambino
Dalle riflessioni che sto condividendo ogni giorno risulta anche come vorrei celebrare il Natale.
Come mistero della notte santa.
Nel nostro cuore dev’esserci silenzio, raccoglimento e tenerezza; dev’essere incondizionatamente aperto come il cuore di un bambino, che non si chiude ancora a nessuna delle possibilità della sua esistenza, ma è dolcemente disponibile per tutte.
Dobbiamo tentare di far entrare la quiete notturna nel nostro io interiore, rinunciando di rifugiarci nella chiacchiera e nell’affaccendarci a vuoto, in cui cerchiamo di sfuggire a noi stessi ed al mistero che sta sopra di noi, poiché noi, non abituati come siamo, siamo atterriti dal grande mistero dell’amore infinito.
Solamente se sarò capace di entrare nella silenziosa notte sacra del mio cuore sarà davvero Natale.
Come quando, la notte di san Lorenzo, ad agosto, cerchiamo di spegnere le luci terrene, che altrimenti ci impediscono di vedere le stelle del cielo.
Solamente così sarò capace, in una simile notte di silenzio, di lasciarmi rivolgere la parola dall’ineffabile, che parla col suo tacere, solamente così celebrerò il Natale nel modo con cui esso dev’essere celebrato.
E sarà amore rassicurante e grandezza immensa.
Dammi, Signore, questo cuore da bambino!
Don Vittorio
