Laici e seminaristi “sotto la stessa assemblea”, per fare ancor più bella l’AC

Una delle novità che ha caratterizzato l’ultima Assemblea Elettiva, svoltasi lo scorso 15 e 16 Febbraio, è stata la partecipazione dei  giovani seminaristi della diocesi, che sono stati chiamati a dare il loro contributo durante i lavori assembleari, soprattutto nei laboratori del sabato.
La presenza dei seminaristi è stata accolta con giudizi positivi sia dall’Associazione, sia dallo stesso seminario diocesano: a tal proposito vogliamo condividere con voi le riflessioni e i commenti di alcuni seminaristi che hanno partecipato all’Assemblea.

Preghiera, Azione, Sacrificio. In assemblea per vivere in pienezza la Chiesa!

Due giorni di gioia hanno vivacizzato il Seminario vescovile di Acireale: volti amici percorrevano i corridoi, i saloni, le cappelle dove noi seminaristi trascorriamo le nostre giornate a motivo della XV assemblea elettiva diocesana dal titolo “Azione Cattolica: Laici e/è responsabilità: abitare la città per vivere in pienezza la Chiesa”, tenutasi nei giorni 15 e 16 febbraio 2014.
«Preghiera, Azione, Sacrificio», trinomio imprescindibile che sintetizza fedelmente “l’esserci” di AC e di riflesso i due giorni assembleari, che visibilmente sono stati fondati su queste tre nobili atteggiamenti di valore e di ascesi dell’uomo.
Dopo la preghiera iniziale si è data lettura della bozza del documento assembleare che ha evidenziato gli ambiti in cui l’operato dell’AC si esplica quotidianamente: famiglia, città, parrocchia e la stessa Associazione. A seguire tale testo è stato analizzato dai vari settori nei lavori di gruppo. Mi è stato chiesto di partecipare alle attività in laboratori con l’ACR. Ho notato che i ragazzi si sono sentiti coinvolti e partecipi delle scelte che riguardano AC. L’assemblea elettiva conclusasi domenica, giorno della Comunità che si ritrova insieme per spezzare il Pane, abbiamo partecipato all’Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo e a seguire l’assemblea è stata chiamata a votare per il rinnovo del Consiglio diocesano.
Tali occasioni ci spronano ad essere testimoni fedeli che agiscono con Cristo, per Cristo e in Cristo sulle strade del mondo.
Ringraziamo l’intera equipe di Azione Cattolica per averci accolti nelle attività, creando così un’amicizia anche con coloro che non conoscevano AC, abbattendo così pregiudizi o preconoscenze e facendo assaporare la gioia di sentirsi in famiglia.
Un augurio sorge spontaneo al nuovo Consiglio diocesano e a tutti gli associati di Azione Cattolica, voglio esternarlo con le parole di un giovane beato a noi caro, Pier Giorgio Frassati. Uscendo dalla chiesa, Pier Giorgio teneva ancora in mano la corona del Rosario. Sui gradini, un giovanotto gli chiese: “Pier Giorgio, sei diventato bigotto?”. Egli rispose: “No! Sono rimasto cristiano!”. Possiamo essere sempre più cristiani, “sale della terra e luce del mondo”.

Salvatore Grasso

Lo scorso 15 e 16 febbraio, abbiamo avuto l’opportunità e l’onore di ospitare in seminario  l’assemblea diocesana di Azione Cattolica. Per noi seminaristi, sicuramente è stato un momento di formazione, poiché abbiamo potuto toccare con mano la realtà dell’A.C. in uno dei suoi momenti più delicati e formativi, cioè l’assemblea che culmina nell’elezione del nuovo consiglio direttivo e del presidente. Sicuramente l’A.C. è uno dei punti forti delle nostre parrocchie e della diocesi; è stato davvero molto bello assistere i gruppi in cui si discutevano alcune parti della bozza del documento, in quanto si entrava in relazione con le diverse esperienze di Azione Cattolica avute da persone di età diversa. Questo ha permesso che si potesse creare un discorso tra i membri dei sottogruppi, mettendo insieme ieri e oggi dell’ A.C per costruire il futuro. Questa unità,quindi, ha avuto il suo culmine nella Celebrazione Eucaristica presieduta dal Nostro Vescovo mons. Antonino Raspanti  che nella sua omelia, partendo dal Vangelo, ha tracciato il percorso del buon cristiano e dunque potremmo ben dire anche del membro dell’A.C. perché è proprio chi si trova più vicino alla realtà della parrocchia che deve dare per primo testimonianza dell’amore per Dio. Così l’ A.C.  da quanto emerso nei lavori assembleari ancora una volta si propone di essere in azione nelle parrocchie, nel mondo. Ciò per noi seminaristi è stato importate sentirlo ripetere perché ci potessimo impegnare ancor di più nella testimonianza e nell’evangelizzazione.

Andrea Grasso

Assemblea Diocesana di AC: un momento ecclesiale

Aver avuto l’opportunità di partecipare ai lavori dell’assemblea diocesana di Azione Cattolica è stato motivo di arricchimento da vari punti di vista, ma uno in particolare mi ha fatto riflettere, cioè il modo nel quale si è svolta l’assemblea. La possibilità data ad ognuno di essere parte attiva all’interno dell’associazione, sia nel poter manifestare impressioni personali nei lavori di laboratorio sia con il voto dei propri rappresentanti, è stato il segno di una realtà viva che sicuramente deriva dall’appartenenza alla Chiesa. È stato un evento ecclesiale proprio perché ci si ritrovava insieme, con provenienze diverse, attorno ad un obbiettivo comune: quello di cercare modi adeguati di evangelizzazione per le nostre comunità, per noi stessi e per gli altri. Il culmine di tutto questo l’ho percepito nella celebrazione eucaristica, momento in cui riuniti attorno al Vescovo formavamo il corpo di Cristo, ma non meno importante è stato il confronto che si è sviluppato nei diversi laboratori. Il laboratorio a cui ho partecipato ha portato a riflettere sul compito della parrocchia, “ ponte” tra piazza e campanile, e su come l’Azione Cattolica deve sentirsi chiamata in causa per prima a questo ruolo. Dal confronto sono emerse le differenze che nella nostra diocesi abbiamo nell’impostazione delle attività pastorali, e nel contempo si è trovata una comunanza di problematiche da affrontare, tra le principali la difficoltà ad arrivare a giovani e famiglie. Per rispondere a questi problemi si è riflettuto sull’importanza della formazione non solo dei ragazzi ma anche di chi svolge il ruolo di formatore all’interno dell’associazione, formazione che parta oltre che dalla Bibbia e dai documenti magisteriali, anche dagli esempi di santità che l’AC offre, dallo Statuto, dai diversi sussidi. Il dibattito nato in laboratorio ha portato a formulare delle proposte di emendamento al documento proprio su questi temi, ed anche questo è manifestazione di un agire in modo ecclesiale. Credo che questo può essere un punto di forza per l’AC del presente: essere manifestazione della Chiesa come popolo di battezzati che con responsabilità si impegnano al servizio del Vangelo.

Raffaele Stagnitta

I locali del seminario vescovile di Acireale, i giorni 15 e 16 di Febbraio, hanno visto svolgersi al proprio interno i momenti tanto attesi della XV Assemblea Elettiva Diocesana di Azione Cattolica sul tema “Laici e/è corresponsabilità: abitare la città per vivere in pienezza la chiesa”. Anche noi seminaristi, pur non potendo solitamente vivere la realtà AC da tesserati, siamo stati immersi appieno nell’atmosfera dell’elezione dei membri del nuovo consiglio diocesano e dell’approvazione del documento programmatico per il triennio 2014-2017. Il sabato pomeriggio siamo stati smistati nei vari gruppi di confronto allestiti negli angoli anche più insoliti della struttura:un gruppo è stato ospitato tra gli attrezzi della palestra del seminario! Personalmente ho trovato molto piacevole contribuire con un gruppo giovanissimi alla revisione della bozza del documento sull’educazione del giovane associato AC: ogni tesserato, da cristiano esemplare, è chiamato ad essere quanto più simile a Gesù nello stile di vita e ciò trasforma il modo di vedere gli altri e le stesse relazioni che si instaurano – in modo particolare – negli ambienti principali di educazione: famiglia, parrocchia, scuola, città. È stato interessante evidenziare le difficoltà che sorgono dal confronto con chi la pensa diversamente da noi, con chi ha altri valori di riferimento o chi non crede; l’ambiente in cui avvengono i primi confronti sembra essere quello scolastico. L’essere immagine di Cristo ci spinge a fare un lavoro di sintesi e integrazione tra ambienti, tra parrocchia e strada, tra contemplazione e azione, in una sempre più perfetta coerenza di vita. Questo spirito di missione i tesserati AC sembrano possederlo in abbondanza. Coraggio nuova equipe, coraggio associazione diocesana tutta! Che la Lieta Notizia portata da Gesù possa continuare ad essere testimoniata a gran voce per le strade dei nostri giorni. Buon lavoro!

Alfio Licciardello

Segreteria

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